SECONDO SABATO DI MAGGIO: il suo significato
News 25 Aprile 2023
Questa volta vorrei porvi una domanda “trabocchetto”!
Se vi chiedessi che giorno è il 13 maggio, cosa mi rispondereste? Qualcuno direbbe “è un sabato!”
Giusto… ma cos’altro? Chi segue Koinè potrebbe forse intuirlo…
Ebbene si: essendo il secondo sabato di maggio è il giorno in cui si celebra la Giornata Mondiale del Commercio Equo, evento fortemente voluto nel 2004 dall’Organizzazione Mondiale del Commercio Equo e Solidale (WFTO), e il cui motto quest’anno è «Agire localmente per un mondo sostenibile».
Nata nel 1989, l’Organizzazione raggruppa oggi oltre 400 associazioni in più di 70 paesi al mondo, dedicate alla lotta alla povertà e allo sfruttamento. Il mondo del commercio equo e solidale probabilmente non esisterebbe se il commercio fosse uno strumento di crescita e di sviluppo per tutti gli attori coinvolti. Purtroppo, soprattutto nei paesi in via di sviluppo, esso si è rivelato invece essere un circolo vizioso che continua a peggiorare, dove i partecipanti sono costretti al gioco per sbarcare il lunario, ma finiscono per essere ancora più oppressi di prima dai debiti e dalla povertà.
A volte, in questo “gioco”, i produttori finiscono per perdere anche la vita: proprio ieri (24 aprile) è ricorso il 10° anniversario del crollo del Rana Placa, uno stabilimento tessile nella capitale del Bangladesh sotto le cui macerie rimasero 1.138 lavoratori. In questo edificio di 8 piani c’erano ben cinque fabbriche di abbigliamento, che producevano abiti per consumatori europei e statunitensi. Nonostante le immense crepe che si erano aperte sui muri, i lavoratori erano stati obbligati a tornare al lavoro per rispettare le commesse dei giganti della fast-fashion. A distanza di 10 anni, le condizioni di lavoro di queste persone sono migliorate quasi impercettibilmente, perché il modello di consumo attuale non è compatibile con lo sviluppo di un’economia davvero equa.
Tutto questo però non è sostenibile a lungo termine, né dal punto di vista etico, né dal punto di vista ambientale. Ma chi può fare qualcosa?
La risposta è “IO”. Ciascuno di noi può e dovrebbe fare qualcosa, e il motto di quest’anno vuole farci riflettere proprio sulle nostre abitudini di consumo. Un mondo sostenibile è un obiettivo necessario per preservare la vita, e dipende anche dalle scelte quotidiane che ognuno di noi fa quando mette nel carrello la spesa. Se è vero che ormai il nostro fabbisogno viene coperto anche da prodotti provenienti da aree geografiche molto distanti, è altrettanto vero che il mercato si orienta in base alle scelte dei consumatori, che siamo proprio noi.
Ecco perché il commercio equo si impegna per trasformare il consumatore passivo in un consum-attore, che agisca consapevolmente nello scegliere i prodotti da acquistare secondo criteri di stagionalità, prossimità, ed equità:
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Stagionalità: l’impatto ambientale del trasporto di prodotti fuori stagione è immenso. Torniamo localmente a incentivare pratiche più ecologiche, scegliendo i prodotti del territorio e i prodotti stagionali.
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Prossimità: privilegiamo prodotti a filiera corta, dove il ciclo produttivo-commerciale sia il più breve possibile e con pochi passaggi. Un ciclo nel quale possiamo risalire al produttore e ai criteri con cui lavora (tracciabilità).
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Equità: scegliamo prodotti derivati da un lavoro che dia al produttore gratificazione, senso di utilità, ma anche la possibilità di vivere una vita felice e libera nella sua comunità.
Questo secondo sabato di maggio ti invitiamo allora a festeggiare con noi la Giornata Mondiale del Commercio Equo Solidale in due occasioni:
- Sabato 13 maggio aperitivo in bottega, dalle ore 18:00
- Domenica 14 maggio colazione in bottega, dalle ore 9:30
Vi aspettiamo numerosi c/o via Repubblica 5, Olgiate Comasco.